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Fobia Scolare | Psicologo a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)

Che cos’è la Fobia Scolare?

 

La Fobia Scolare è una problematica dello sviluppo che si manifesta con il timore marcato del bambino di recarsi a scuola. Sebbene non sia incluso come disturbi dello sviluppo nei Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (APA, 2013), costituisce un ostacolo non da poco per le famiglie, che faticano a mantenere il controllo educativo del figlio/a, per la scuola che, se il problema non viene superato, non riesce a perseguire i suoi obiettivi formativi, e per il bambino stesso, che rischia di perdere importanti occasioni di crescita e di sviluppo. Spesso infatti alla fobia scolare segue il rifiuto scolastico, cioè la ferma opposizione, accompagnata da vissuti di paura intensa e riconoscibile, a separarsi dalla famiglia per entrare in classe.

 

Come riconoscere la Fobia Scolare

 

Tipicamente, il bambino comincia a lamentarsi, a piangere e a rifiutarsi di prepararsi per andare a scuola. Può anche accadere che abbia delle vere e proprie crisi di pianto arrivato all’ingresso della classe oppure che tali “crisi” lo sorprendano durante le lezioni; la scuola spesso telefona al genitore per riportarlo a casa. In alcuni casi, la scuola, d’accordo con i genitori, organizza dei “turni” del genitore che rimane in classe al fine di tranquillizzare il ragazzino, che però è spesso nuovamente assalito dall’angoscia non appena la mamma (o a volte il papà) si allontanano. Nel paragrafo dopo vedremo come tali Tentate Soluzioni, spesso, e con le migliori intenzioni, non facciano che acuire il problema, che può essere risolto adottando delle specifiche tecniche all’interno del nucleo familiare.

Esistono molti motivi, psicologici, familiari e sociali, perchè un bambino o un adolescente possano rifiutarsi di andare a scuola (Kearney, 2007). Può esserci un problema relazionale con altri compagni (ad esempio, ripetuti episodi di bullismo) o con uno o più insegnanti, in età adolescenziale potrebbe esserci un problema di fobia sociale o qualche altro disturbo, oppure un contesto sociale e familiare culturalmente o relazionalmente sofferente.

E’ quindi errato attribuire sempre il rifiuto scolastico ad una singola causa, o necessariamente alla presenza di fobia scolare; in ogni situazione andranno identificate, assieme alle costanti, le singolarità di quel caso, di quel bambino, di quella famiglia.

Terapia Breve Strategica della Fobia Scolare

 

La Terapia Breve Strategica della Fobia Scolare parte, come è prassi metodologica in questi casi, nell’analizzare la rete di interazioni che, all’interno del sistema familiare, si svolgono attorno al sintomo, ed in particolare le Tentate Soluzioni che i familiari mettono in atto per aiutare il ragazzino. Spesso questi ultimi cercano in tutti i modi di tranquillizzarlo e di fornire quella presenza rasserenante che, si dicono, deve mancare, viste le sue reazioni ansiose. Spesso, però, sono proprio gli sforzi di farlo stare tranquillo che acuiscono il problema fino ad ingrandirlo sempre più; in questi casi il terapeuta adotta la modalità chiamata Terapia Indiretta, che permette a lui di trattare il problema del figlio, sistemicamente, attraverso i genitori, chiamati a fare da “co-terapeuti” al ragazzino. Tramite l’utilizzo di tecniche paradossali mirate a sovvertire il funzionamento del problema, quest’ultimo è solitamente in grado di permettere una rapida risoluzione del disturbo.

 

Bibliografia

American Psychiatry Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Psychiatric Disoderders (5th edition). Arlington: American Psychiatry Publishing.

Fiorenza, A. (2000). Bambini e ragazzi difficili: figli che crescono, soluzioni a problemi che emergono. Terapia in tempi brevi. Firenze: Ponte alle Grazie.

Kearney, C. (2007). Getting your child to say “yes” to school. Parents of youth with school refusal behaviour. Oxford: Oxford University Press.

Nardone, G. & l’Equipe del Centro di Terapia Strategica (2012). Aiutare i genitori ad aiutare i figli. Problemi e soluzioni per il ciclo di vita. Firenze: Ponte alle Grazie.

Nardone, G., Fiorenza, A. (1995). L’intervento strategico nei contesti educativi. Comunicazione e problem-solving per i problemi scolastici. Milano: Giuffrè.

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